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Lesioni meniscali

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Il menisco è un tessuto fibrocartilagineo a forma di semiluna ( per il menisco laterale esiste anche la variante detta discoide presente nel 3,5-5% dei casi ) che si interpone medialmente e lateralmente tra i condili femorali ed il piatto tibiale.

E' composto principalmente da acqua ( 72% ) , cellule e matrice extracellulare, possiede una propria innervazione. La loro geometria conferisce conguenza tra le superfici articolari del femore distale e della tibia prossimale  a tutti gli angoli di rotazione e flesione del ginocchio consentendo la trasmissione dei carichi e l’assorbimento degli shock, partecipano inoltre alla diffusione di nutrimenti alla cartilagine articolare. 

I menischi si attivano con i movimenti di flesso estensione del ginocchio inviando al sistema nervoso centrale informazioni riguardanti la posizione dell’articolazione a cui fa seguito un arco riflesso che stimola riflessi muscolari di protezione o posturali. I menischi sono spesso soggetti ad usura e rottura come conseguenza del continuo stress meccanico che subiscono nel corso degli anni sia per l’attivita lavorativa sia per l’attivita sportiva.

Le lesioni possono essere di tipo degenerativo o traumatico. Una brusca estensione determina una trazione in avanti sul menisco da parte del condilo mentre la rotazione esterna della tibia lo trascina indietro tutto questo ha come risultato la rottura del corno posteriore del menisco mediale .La lesione verticale classica  del menisco esterno si crea invece quando l’arto è in appoggio monopodalico, in varo, flessione e rotazione interna. 

In base alla forza dei traumi possono determinarsi lesioni associate tra le quali la più frequente è la Triade di O’Donogue che prevede lesione di LCM, menisco mediale ed LCA. In certe situazioni come nel tackle nel calcio in cui i due giocatori colpiscono la palla al suolo simultaneamente, si ha una rotazione esterna forzata della tibia con una componente in valgo. 

La forza si concentra nella zone maniscale posteriore determinando spesso una disinserzione posteriore. Le lesioni meniscali in questa zona  irrorata dal plesso capillare perimeniscale che in caso di danno apportano cellule mesenchimali al sito di lesione portando alla formazione di un tessuto di riparazione che ricrea una continuità tra i margini della lesione determinando  spesso in un menisco ipermobile che in situazioni di microtraumi ripetuti  può esitare in una lesione meniscale orizontale.

Per quanto riguarda invece le lesioni della regione interna dei menischi che non riparano spontaneamente a causa della mancanza di vasi sanguigni si arriva spesso all’indicazione chirurgica artroscopica. Attualmente nei pazienti giovani si tende a preservare il menisco quando la lesione è tale da poter essere riparata mediante una sutura meniscale artroscopica . 


Il protocollo riabilitativo  assistito è necessario per un recupero ottimale e dovrà essere il più possibile personalizzato ed adattato al paziente in base ad età, tipologia di intervento, tipo di lesione , sua localizzazione e tipo di trattamento eseguito. 

In genere  prevede una prima fase di controllo del dolore , del gonfiore e dell’infiammazione , si passa poi al recupero dell’articolarità passiva completa , recupero della forza e dell’equilibrio propriocettivo e si arriva infine al recupero del gesto funzionale occupazionale o sport specifico.

Bibliografia. 

Embriologia , anatomia e biomeccanica , scianza di base . guarigione dei menischi. –G.M. Peretti, D. Deponti et al – in: Artroscopia base ed avanzata 2013;

The meniscus : structure, function, repair and replacement. – Arnoczky SP, McDevitt  CA et al- in: Orthopaedic basic science;

Classificazione e anatomia patologica delle lesion meniscali – F. Giron  in : artroscopia base ed avanzata – 2013;

Normal anatomy and biomechanicsof the knee -  Flandry F., Hommel G. – Sport med Arthrosc rev. vol 19 2011;

Chirurgo Ortopedico e Traumatologo

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